
La Quarta Via è cristianesimo gnostico?
Rubrica di Andrea Bertolini
Egr. Dott. Bertolini,
dal vostro sito vedo che siete una scuola di Quarta Via, vorrei chiederle, cosa c’entra la Gnosi con la Quarta Via?
Cara Lettrice, la sua domanda mi permette di toccare un argomento affascinante e finora poco approfondito. Gnosi e Quarta Via sono due termini fino ad oggi raramente accostati e ancor meno considerati come aspetti di una medesima conoscenza. Durante gli ultimi due decenni, ho avuto modo di conoscere approfonditamente l’insegnamento della Quarta Via e del maestro armeno G.I. Gurdjieff il quale, in numerose occasioni, ha parlato di Alchimia e di Cristianesimo Esoterico. Il suo sistema, anche se fu influenzato in modo importante dal Sufismo islamico, dalla Kabbalah ebraica e da altre grandi tradizioni iniziatiche come il Buddhismo, affonda le sue radici soprattutto nell’esoterismo cristiano. Tuttora però, molti estimatori di Gurdjieff rimangono perplessi di fronte a questa affermazione, ma credo che la risposta più chiara su questo argomento la diede Gurdjieff stesso esprimendosi in questi termini: «Qual è il rapporto dell’insegnamento che voi esponete con il Cristianesimo quale noi lo conosciamo?» domandò qualcuno. «Non so quello che sapete del Cristianesimo» rispose Gurdjieff, accentuando questa parola, «Sarebbe necessario parlare molto a lungo per chiarire che cosa intendete con questo termine. Ma per coloro che sanno, dirò, se volete, che questo è Cristianesimo esoterico.»1
In cosa consiste questo Cristianesimo esoterico? Oggi possiamo dare una risposta inequivocabile a questa domanda: la Gnosi. In effetti fino al 1945, anno della scoperta della biblioteca gnostica di Nag Hammadi, la nostra conoscenza dello gnosticismo era molto limitata e proveniva in gran parte dagli scritti degli eresiologi dei primi secoli, gli avversari della Gnosi. Oggi però, grazie a questa scoperta, abbiamo a disposizione un ampio gruppo di testi gnostici, come i Vangeli di Tommaso, di Filippo, di Maria Maddalena, di Verità e numerosi altri che furono scritti dagli gnostici stessi. Lo studio di questo materiale ci conferma che il nucleo esoterico del Cristianesimo, di cui fino a qualche decennio fa si parlava con scarse prove documentali, è identificabile proprio negli insegnamenti degli gnostici. Gurdjieff non ha mai usato il termine Gnosi ma, come dicevo, definiva il suo insegnamento Cristianesimo Esoterico: il maestro armeno conosceva bene la tradizione gnostica ed ebbe modo di parlare del Vangelo di Giuda sessant’anni prima che questo fosse ritrovato nelle sabbie del deserto egiziano.
Gurdjieff sosteneva che i Vangeli forniscono insegnamenti morali e spirituali su ciò che dovremmo fare per raggiungere la trasformazione interiore, ma non forniscono le tecniche pratiche per realizzare questi insegnamenti. La Quarta Via, invece, è un metodo pratico per attuare questi insegnamenti e raggiungere la trasformazione interiore. Gurdjieff sosteneva inoltre che la Quarta Via combina elementi di altre tre vie spirituali tradizionali (la via delle religioni, la via delle filosofie e la via della saggezza) per creare un metodo unico per la trasformazione interiore. La Quarta Via è quindi una corrente spirituale che cerca di unire le pratiche meditative dell’Oriente con la psicologia occidentale e possiamo dire, di conseguenza, che la Gnosi o conoscenza spirituale è un concetto centrale nella Quarta Via ed è la chiave per la trasformazione personale e la realizzazione dell’essere umano.
Ad esempio, nel concetto di Ricordo di sé, Gurdjieff si riferisce alla capacità di diventare consapevoli di sé stessi come esseri umani divini e di riconnettersi con il proprio vero sé spirituale. Le pratiche meditative e di preghiera del Cristianesimo Gnostico, d’altra parte, possono aiutare nell’acquisizione di questa consapevolezza di sé, poiché incoraggiano l’individuo a concentrarsi sulla propria interiorità e a connettersi con il proprio sé spirituale attraverso la meditazione e la propria relazione con Dio. Inoltre, la preghiera e la meditazione possono aiutare a liberare la mente dalle distrazioni quotidiane e a concentrarsi sull’essenza spirituale dell’individuo, facilitando il ricordo di sé.
Dal punto di vista pratico, l’auto-osservazione descritta da Gurdjieff e la meditazione hanno molte somiglianze: la prima è una tecnica che consiste nell’osservare se stessi in modo obiettivo, senza giudicare o reagire emotivamente alle proprie azioni e pensieri. È una tecnica progettata per aiutare le persone a diventare consapevoli dei loro automatismi mentali e comportamentali e a prendere il controllo di essi. La meditazione, d’altra parte, è una pratica che consiste nel concentrarsi su un’unica cosa, come la respirazione, per ridurre la distrazione mentale e raggiungere una maggiore consapevolezza di sé.
Inoltre, Gurdjieff ha parlato in numerose occasioni anche di Alchimia, una pratica antica che si concentra sulla trasformazione dei metalli in oro, alludendo alla trasformazione spirituale dell’individuo. Gnosi e Quarta Via condividono questo aspetto, in quanto il processo di trasformazione interiore, indipendentemente dalla tradizione in cui si opera, è un processo alchemico.
In conclusione, possiamo dire che Gnosi, Alchimia e Quarta Via sono tre delle principali espressioni della Tradizione Iniziatica Occidentale, con la quale vi sono molteplici relazioni.2
1P. D. Ouspenky Frammenti di un insegnamento sconosciuto pag. 116, Ed. Astrolabio.
2Per approfondimenti su questa tematica: A. Bertolini, I segreti di Gurdjieff, Ed. Youcanprint.
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