Gnosi - Cristianesimo Esoterico

L’insegnamento nascosto di Gesù

Rubrica di Andrea Bertolini

Gent.mo Dott. Bertolini,
leggo nel n. 11 di questa rivista che Lei accenna a “degli aspetti profondi dell’insegnamento originario di Gesù” che, successivamente al IV secolo, scomparvero, messi al bando dalla religione ufficiale. Mi interesserebbe molto conoscere, se possibile, alcuni di questi aspetti e in che modo si discostano dai messaggi che dal IV secolo in poi sono stati invece propugnati alle “masse”. Grazie in anticipo per la sua risposta…

È una domanda interessante perché ci permette di chiarire alcuni aspetti fondamentali. Oggi si parla spesso di testi apocrifi, Vangeli gnostici e insegnamenti segreti, dimenticando che gli stessi Vangeli canonici sono ricchi di parabole e riferimenti che, alla luce della conoscenza iniziatica, acquistano il loro pieno significato. Nei testi canonici è Gesù stesso che fa una precisa distinzione fra l’aspetto esterno dell’insegnamento (exoterico) e quello esoterico. «Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: A voi è stato confidato il mistero del Regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato”». (Marco 4,10-12). «Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa» (Marco 4,33-34). «Egli rispose: Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato» (Matteo 13,11). Le immagini ricollegabili alla Via iniziatica sono in effetti molte, ma sono evidenti solo se già si possiedono determinate chiavi. Ne voglio indicare alcune delle più importanti, presenti anche in altre tradizioni iniziatiche, suggerendo al lettore di soffermarvisi visualizzandole nella propria interiorità. Proviamo a meditare sui simboli della Vergine, l’attesa del Messia (inviato), la Stella, la nascita del fanciullo divino, i Re Magi, il camminare sulle acque, la trasformazione dell’acqua in vino, l’andare quaranta giorni nel deserto, l’ascendere il monte, il parlare dal monte, l’essere rivestito di un falso manto regale e l’esserne poi spogliato, la crocifissione, il colpo di lancia al costato e l’uscirne acqua e sangue, l’oscurarsi del cielo, l’aprirsi della terra, la discesa agli inferi, la resurrezione… Ognuno di questi elementi è una chiave per accedere a una trasformazione interiore dell’essere umano.
Restando nell’ambito dei testi canonici ritroviamo testimonianze di una conoscenza segreta nelle lettere di San Paolo (consigliamo la lettura dello straordinario libro Lo Gnostico Paolo di Elaine Pagels) e soprattutto nell’Apocalisse, con il suo straordinario simbolismo dei numeri e delle immagini.
Allora ci potremmo chiedere che cosa ci sia di così straordinario nei testi apocrifi, in particolare quelli gnostici, esclusi dalla religione ufficiale?
Nei testi gnostici non troviamo insegnamenti contrapposti ai Vangeli canonici, ma vi sono molti elementi che la chiesa ufficiale decise di escludere. Ad esempio nel Vangelo di Tommaso vi è un forte accento alla ricerca personale, al conosci te stesso; in quello di Filippo viene esposto il significato dei sacramenti (inclusi quelli epurati dall’ortodossia come la camera nuziale); sempre nel Vangelo di Filippo e in quello di Maria viene dato risalto al femminile e la Maddalena è indicata come la discepola più avanzata e anche la compagna di Gesù; nella Pistis Sophia è descritto il viaggio dell’Anima nell’aldilà, con descrizioni che ricordano il Libro Egizio dei Morti. Vi sono poi altri testi straordinari come l’apocrifo di Giovanni dove Gesù danza coi discepoli, l’Apocalisse di Paolo, che descrive il suo viaggio celeste (e probabilmente diede lo spunto a Dante per scrivere la Divina Commedia), e il Vangelo di Giuda, il più sconvolgente di tutti dove (apparentemente) le prospettive dei testi canonici sono totalmente ribaltate. L’ortodossia ha non solo eliminato i testi che riteneva scomodi ma ha anche imposto una chiave di lettura prefissata degli stessi testi canonici, basti pensare all’Apocalisse di Giovanni, testo visionario e alchemico che permette diversi livelli di lettura oltre a quello convenzionale. Voglio però sottolineare che dal nostro punto di vista i testi canonici e quelli gnostici presi nel loro insieme (e non in contrapposizione) si integrano formando una biblioteca che permette un completo percorso di conoscenza e trasformazione di sé.

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