
Sesso e sviluppo spirituale
Rubrica di Lluis Serra Llansana
Gent.mo Prof. Serra,
ho sempre avuto una vita sessuale attiva, a partire dai 15 anni. Da qualche anno però, (ho 50 anni), mi sembra che, in modo proporzionale alla profondità della conoscenza di me stessa e delle esperienze spirituali, stia calando sempre di più il mio interesse per la sessualità. Leggendo la risposta che ha dato in una delle sue rubriche “Tanto più divino, quanto più umano”, in cui ammoniva a mantenere un equilibrio fra cielo e terra, mi è venuto un dubbio. Devo pensare che qualcosa in me si stia sbilanciando, oppure il mio sviluppo spirituale può procedere in armonia anche senza la sessualità fisica?
Nelle costellazioni familiari di Bert Hellinger, si può osservare come un piccolo movimento di un membro della famiglia introduca cambiamenti importanti nel complesso del gruppo. In modo analogo, nelle nostre costellazioni interne, per così dire, certi cambiamenti producono trasformazioni inaspettate. Un lavoro nel profondo di se stessi è capace di smuovere le fondamenta di una persona. Essa non si percepisce più come prima. I criteri di valorizzazione non sono più gli stessi. Possono anche cambiare le sue amicizie e le sue relazioni. Aspetti che prima erano fonte di soddisfazione, ora lasciano indifferenti. In questo quadro generale il sesso non è un tema secondario e anch’esso può risultare coinvolto, forse inevitabilmente, dagli scuotimenti interni.
Gurdjieff afferma: «Il sesso è la fonte principale della nostra schiavitù, ma anche la nostra principale fonte di liberazione» (Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto, cap. XII).
La risposta alla sua domanda richiede di considerare molte sfumature, le quali sorgono da una riflessione multifattoriale. Per esempio, non si vive il sesso a 15 anni come si vivrebbe a 50. La biologia gioca il suo ruolo, ma influisce anche l’aspetto emozionale. Autoconoscenza e spiritualità generano le loro proprie dinamiche. Smettere di essere meccanici, per divenire coscienti, non è un compito facile. Ci sono avanzamenti e retrocessioni. Bisognerebbe comprendere se le relazioni sessuali che ha avuto nel corso della sua vita, abbiano obbedito più a degli impulsi meccanici che a risposte coscienti. Quando c’è un’evoluzione interiore, la parte meccanica perde forza e la coscienza punta al rialzo. I contesti abituali si osservano allora da un’altra prospettiva, più vera, amorosa e libera. Una sessualità basata sulla repressione del sesso, considerato come tabù, sarebbe una grave distorsione, ma non sembra essere questa, fortunatamente, l’attitudine che lei esprime nella sua domanda.
Piuttosto, può pensare a una domanda che fecero a Gurdjieff: «È necessaria l’astinenza assoluta per la trasformazione?». E, in modo più generale, è utile l’astinenza assoluta per il lavoro su di sé? La risposta non può essere univoca. Ognuno ha il suo percorso di crescita, tenendo presente che ci sono solo due modi corretti di utilizzare l’energia sessuale: una vita sessuale normale, o la “trasmutazione”. O potremmo parlare di “sublimazione”, come equivalente.
La diminuzione dell’interesse per la sessualità potrebbe essere causato anche da altre ragioni: la frustrazione del desiderio di fronte alla pressione sociale dell’iper-sessualizzazione, il vivere una spiritualità castrante che camufferebbe la libido spostandola a livelli inconscienti, un periodo di astinenza in un tempo limitato da date circostanze, l’aver incontrato una perla di così gran valore da relativizzare tutto ciò che fino ad allora era stato considerato importante…
Robert Lusting, neuroendocrinologo, autore di Metabolico, investiga e, secondo le sue stesse parole: «… la dopamina del piacere e della dipendenza ci distrugge, ma se incrementiamo i livelli di serotonina, del benessere, faremo sì che gli anni che ci rimangono valgano la pena».
In definitiva, non si tratta di contrapporre, ma di integrare. Noè, per non essere vittima del diluvio e realizzare così un nuovo inizio, non poté riempire l’arca di tutto quel che aveva, ma solo di ciò che rappresentava i semi della vita del futuro. È la qualità dell’amore che segna il livello di spiritualità e di trasformazione personale.
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